sabato 6 dicembre 2014

WaterFront

Prima di progettare o emettere il "Concept" per un progetto, bisogna partire dalla storia. Senza responsabilità storica, non cresce coscienza sociale.


Arrivando dalla strada proveniente dalla capitale, la città appare come immersa in un paesaggio dove l’elemento dominante è l’acqua: due fiumi, un lago e una bassa pianura segnata dai canali di bonifica; al lato, in posizione dominante, i resti della fortezza di Rozafa. L’antica Scutari “nell’acqua” non esiste più: quella odierna è una città tutta rivolta all’interno. Ciò nondimeno l’ingresso principale della città è ancora vicino alle sponde del lago. Questo è un importante punto di partenza. Progettare questo luogo, che è un vero è proprio amalgama di significati (qui erano l’emporio, le botteghe, qui era il primo nucleo urbano, qui oggi si è insediata una cospicua comunità rom), è stato trovarsi di fronte ad un problema di difficile risoluzione. Bisogna restituire una misura ai luoghi, riattribuire loro un valore che distruzioni volute e abbandoni legati al corso degli eventi e dei cicli economici avevano reso sbiaditi o avevano completamente cancellato. La conoscenza della storia di questa parte della città dunque costituisce uno strumento necessario per ripensare alcuni spazi: il lago, il fiume e, appunto, la principale strada di accesso dell’abitato. Volgere lo sguardo è allo stesso tempo metafora e nuova azione urbana strategica per la città di Scutari, in Albania.
Scutari, come tutta l’Albania, sta cercando di guardare ad un nuovo futuro urbano tentando di non restare indietro rispetto ai rapidissimi tempi della speculazione selvaggia e dell’abusivismo. Attualmente la città, sia a livello fisico che mentale e relazionale, dà le spalle alla più grande risorsa dell’area: il lago. Una terra di nessuno rosicchiata dalla speculazione e dall’abusivismo che  divide il lago dal centro di Scutari. Ma è proprio questo il luogo del riscatto, del capovolgimento delle relazioni urbane su cui si vuole insistere per definire la nuova immagine della città attraverso un nuovo elemento: IL WATERFRONT

Rapporto Città - Acqua
Cucire il Tessuto
Concept di Progetto

LOCALIZZAZIONE  DELL’ AREA: 
L’ area di progetto è situata all’ingresso sud della città. Circondata da un paesaggio molto ricco, con elementi come l’acqua del lago di Scutari da una parte, e i resti del castello Rosafa dall’altra; quest’area diventa un punto fondamentale sia per la riqualificazione ambientale che per un maggiore rapporto tra la città ed il lago. La posizione geografica di questa zona evidenzia il rapporto tra interno/esterno che nasce in questo punto: in realtà situato al limite tra “dentro” e “fuori” la città.

PROBLEMATICHE: 
Il concept del progetto deriva da linee guida dettate da tracce urbanistiche significative, come il viale perimetrale di Scutari, prolungando il quale si ottiene il molo, creando cosi una continuità con l’urbanizzato esistente. Il progetto di insieme assume come elemento centrale della riorganizzazione la strada di ingresso alla città, verificando come questa possa diventare l’asse portante capace di integrare in un sistema unico i differenti spazi attualmente in uso. La strada viene per tanto completamente ripensata nei suoi elementi costitutivi lungo tutto il tratto compreso tra l’ampia curva attorno al colle di Rozafa e l’incrocio nel quale si dirama nelle tre vie interne all’area propriamente urbana. Tra le problematiche, la necessità di ripensare la sezione come strumento che ne guida la trasformazione da sede indifferente per un traffico promiscuo a spazio organizzato e sensibile ai diversi luoghi che incontra.

OBIETTIVI: 
Il progetto si concentra su un asse privilegiato, dedotto quasi inevitabilmente da quelli riconosciuti come i due poli di un possibile, nuovo sviluppo urbano, fondato sull’identità forte del castello antico, e dunque del lago, e del centro novecentesco della città. Il senso del macrosegno, della direttrice urbana principale è quello di ricreare un rapporto vivo e biunivoco tra la vecchia Scutari e lo specchio del lago, con tutte le sue potenzialità paesaggistiche e, soprattutto, il suo candidarsi a luogo di un nuovo senso del vivere pubblico. L’ area di progetto segna un momento fondamentale di incontro tra terra ed acqua, ma allo stesso tempo costituisce il primo impatto tra visitatore e città.


Masterplan 1:5000



Estate - Inverno



Sezioni Fronte Lago e Porto
1:500



Materplan 1:1000



Reder



Una bella Architettura è li, dove gli spazzi sono organizzati in tal modo da convivere con la natura e in equilibrio con l'ambiente, soddisfare le esigenze del uomo.